Auto benzina e diesel: stop nel 2035, ok del Parlamento UE

2022-06-25 07:40:06 By : Mr. Andy Wong

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Al termine di una giornata difficile che ha visto la bocciatura di alcune misure del pacchetto per il clima Fit for 55, il Parlamento europeo ha approvato lo stop, dal 2035, alla vendita di auto a benzina, diesel ed endotermiche in genere. Da quella data nei Paesi UE si potranno vendere solamente auto e furgoni a emissioni zero (100% elettriche e a idrogeno), fermo restando che le decisioni definitive arriveranno dalle trattative coi governi nazionali. Tuttavia il voto favorevole del Parlamento di Strasburgo, giunto a larga maggioranza (339 voti a favore, 249 contrari e 24 astenuti) ha un peso specifico di enorme portata.

Nel corso della votazione sono stati respinti quasi tutti gli emendamenti presentati per ‘ammorbidire’ il provvedimento, come la possibilità di includere i carburanti sintetici tra le alternative per ridurre le emissioni, la riduzione del target al 2035 dal 100% al 90% e il criterio del ‘life cycle assessment’ (analisi del ciclo di vita).

È passata invece la proposta bipartisan di eurodeputati italiani per prolungare la deroga alle regole UE sugli standard di emissione della CO2, di cui già oggi beneficiano i produttori di nicchia, nata con il chiaro obiettivo di salvaguardare la produzione di supercar nella Motor Valley dell’Emilia-Romagna: si allunga infatti dal 2030 al 2036 la deroga per i piccoli produttori di auto (da 1.000 a 10.000 unità l’anno) e furgoni (da 1.000 a 22.000 unità).

Fit for 55 è il pacchetto di provvedimenti proposto dalla Commissione europea per contrastare i cambiamenti climatici. Non contiene solamente il bando alla vendita dal 2035 di auto e furgoni con motori a combustione interna, ma anche altre misure ugualmente importanti come la carbon tax alle frontiere e la riforma dell’ETS, ossia il sistema di scambio di quote di emissione dell’UE (questi due provvedimenti non hanno superato lo scoglio dell’Aula e sono stati rinviati in Commissione). Il nome Fit for 55 indica la volontà di ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55 % entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990, step intermedio ma fondamentale affinché l’Europa diventi il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050.

Chiarito che il pacchetto Fit for 55 riguarda tutti i settori produttivi, non solo quello automobilistico, è noto che il trasporto su strada concorre all’inquinamento dell’aria con una percentuale molto forte, il 20,4% delle emissioni di CO2 nell’UE, e pertanto necessita di un’attenzione particolare.

La misura approvata dal Parlamento europeo prevede di ridurre le emissioni medie delle auto nuove del 55% entro il 2030 e del 100% entro il 2035, rispetto ai livelli del 2021. Invece per i nuovi furgoni gli obiettivi di riduzione sono rispettivamente del 50% e del 100%. Questo significa che a partire dal 2035 tutte le autovetture e tutti i furgoni di nuova immatricolazione saranno a emissioni zero (ma i veicoli già in circolazione continueranno a poterlo fare fino a fine vita).

Ovviamente un traguardo di tale portata non si ottiene semplicemente schioccando le dita o fissando una data. Il cambiamento, che sarà epocale, richiede un enorme sforzo di tutte le parti in causa, dalle istituzioni europee agli Stati membri e alle case costruttrici di veicoli, che sarà comunque ben supportato economicamente mediante la creazione di un Fondo sociale per clima dal valore di circa 10 miliardi di euro l’anno. In particolare, affinché nel 2035 sia davvero possibile vendere (e quindi produrre) esclusivamente auto elettriche e a idrogeno, il piano Fit for 55 prevede quanto meno il raggiungimento dei seguenti obiettivi:

– espandere la capacità di ricarica in linea con le vendite di auto a emissioni zero (1 kW per ogni auto elettrica immatricolata) e installare punti di ricarica e rifornimento a intervalli regolari sulle principali autostrade, più precisamente ogni 60 km per la ricarica elettrica e ogni 150 km per il rifornimento di idrogeno;

– prevedere punti di ricarica in parcheggi sicuri e protetti, nelle principali città e negli agglomerati posti sulla rete di trasporto transeuropea (nodi urbani), per consentire soprattutto la ricarica dei camion per le consegne urbane.

Il pacchetto clima prevede anche di alzare le imposte sui carburanti e, al contempo, diminuire quelle sull’elettricità. Col nuovo sistema, da applicare gradualmente a partire dal 2023, la tassazione minima sulla benzina passerà da 0,359 a 0,385 centesimi al litro, quella sul gasolio da 0,330 a 0,419 centesimi al litro. Per contro, le imposte minime sull’elettricità caleranno da 1,00 euro a megawatt/ora a 0,58 euro.

Europa Criminale mi fate schifo da vomito … Indebitarci a vita per queste elettriche….spero di passare a miglior vita prima del 2050 se spaccassi i denti a qualche funzionario UE ancora meglio prima di allora Infami

La Mafia non muore mai che Popolo di Pezzenti questi europei….. La vedo molto dura in futuro

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