F1 | Ferrari: pacchetto evo anche a Monaco. Smentita sul flussometro - Formula 1 - Motorsport

2022-08-13 09:59:22 By : Ms. Kerry Y

18 maggio 2015 – Alla vigilia del Gran Premio di Monaco la Ferrari sarebbe giunta alla conclusione che il pacchetto di aggiornamenti introdotto a Barcellona non è stata una delle cause che hanno influito negativamente sulla prestazione in pista della SF15-T.

Intorno a questo upgrade c’era parecchia aspettativa, poiché ci si attendava di capire come si sarebbe comportata la Rossa sua una pista così probante sotto molti aspetti. Il risultato della gara ha confermato che la Mercedes è ancora la vettura da battere, che la Ferrari resta la seconda forza, anche se il distacco dai primi della classe è aumentato rispetto alle precedenti uscite. A Montmelò, Raikkonen, non convinto delle modifiche dopo le libere del venerdì, era addirittura tornato alla vecchia specifica della vettura, lasciando il solo Vettel a sperimentare la nuova. Tuttavia, secondo quanto ha riportato Motorsport.com, in settimana il team di Maranello ha valutato tutti i dati raccolti in Spagna, compresi quelli del test effettuato sullo stesso tracciato nei giorni seguenti al Gran Premio, arrivando alla conclusione che il pacchetto aerodinamico evoluto non ha penalizzato la performance della monoposto.

Una valutazione, fatta a metà fra la fabbrica e la pista, la quale avrebbe confermato che l’upgrade ha garantito comunque quell’incremento in termini di carico che ci si attendeva da quest’ultimo. La conclusione alla quale sono arrivati gli ingegneri del Cavallino è che la minore efficienza in termini cronometrici sul giro, era legata ad una mancanza di grip meccanico e di trazione. Un fattore che si è evidenziato parecchio nel terzo settore. “Pare che la nostra macchina sia più gentile con gli pneumatici rispetto ad altre vetture e, probabilmente, tutto ciò ha costituito un fattore negativo in condizioni di pista difficili”  – ha dichiarato un portavoce della Ferrari citato da Motorsport.com – “Abbiamo avuto delle difficoltà a fare rientrare i nostri pneumatici nella giusta finestra di utilizzo”. Secondo le indiscrezioni raccolte dal media britannico, le prove comparative effettuate dalla Ferrari hanno fatto in modo che venissero sciolte le ultime riserve su quale configurazione portare per la gara di Monaco.

In tal caso, nel Principato, entrambe le SF15-T dovrebbero disporre del pacchetto utilizzato da Vettel a Barcellona. Il quadro verrà poi completato da altre novità specifiche, che sono state studiate appositamente per questo tracciato cittadino. Infine, alla Ferrari, sono fermamente convinti che la nota di chiarimento inviata da Charlie Whiting in Spagna per quanto riguarda il flussometro, non abbia influito in alcun modo sulle prestazioni. Un argomento del quale si era dibattuto molto fin dall’evento di apertura del campionato in Australia, in virtù dei rumors emersi a riguardo di un particolare utilizzo del carburante a disposizione con pressioni più elevate di quelle consentite. Un espediente che sarebbe stato sfruttato da uno o più team per usufruire di una maggiore spinta del propulsore in uscita dalle curve. “Stiamo utilizzando lo stesso sistema di alimentazione che abbiamo impiegato fin da Melbourne” – ha aggiunto il portavoce del Cavallino – “ed è sempre stato verificato insieme alla FIA”.

Dello stesso avvisto, ovvero che la trazione è stato il vero punto debole della SF15-T in terra di Spagna, è anche il team principal della Ferrari, Maurizio Arrivabene. “Se si guarda al terzo settore, questo è un settore di trazione” – ha dichiarato il responsabile della Gestione Sportiva citato da Autosport – “Non possiamo dire se saremo in grado di risolvere il problema a Monaco, perché qui si corre un assetto particolare, ma in Canada. Non voglio andare in Canada con lo stesso problema di trazione, altrimenti sarà un incubo“. Nonostante il risultato ottenuto a Barcellona non sia stato molto chiarificatore nei confronti dell’efficienza del pacchetto aerodinamico portato in gara da Vettel, Arrivabene ha confermato che le modifiche hanno sortito indubbiamente dei benefici: “Se facciamo un confronto con la macchina che stava usando Kimi, questo è stato un ulteriore passo avanti. Ma non è stato sufficiente per colmare il divario dalla Mercedes. Non siamo ciechi, nell’ultimo settore perdevamo mezzo secondo. Non sfuggo alla realtà. Abbiamo fatto un confronto interno e ci siamo detti che la soluzione è buona, tuttavia diciamo che non lo è abbastanza”.

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