Lettere sul virus: paure e speranze - Corriere.it

2022-09-03 05:16:17 By : Mr. Andy Sun

L’abbraccio a mia madre Caro Schiavi, dirigo un dipartimento ospedaliero a Legnano che è riuscito a riorganizzarsi in pochi giorni creando aree subintensive in tutte le Medicine interne. Ad oggi abbiamo quasi 300 ricoverati Covid-19, tutte le mattine penso che è come essere in guerra, parti e la sera non sai se ritorni. Nei pochi momenti che resti solo con te stesso, i pensieri vanno ad una madre lontana di 90 anni sola, che era felice di vedere il figlio dottore - come lei mi chiama - per poter stare un po’ meglio e continuare a vivere. Da giorni siamo impegnati in maniera straordinaria a gestire questa continua emergenza: ne vado fiero perché fino ad oggi siamo riusciti a dare la possibilità a tutti di avere le terapie più appropriate, anche a quelli provenienti dalle zone a rischio di Cremona, Bergamo e Lodi. Purtroppo tante persone di una certa età che avrebbero potuto vivere ancora, anche se con qualche patologia, ci stanno lasciando ed è un vuoto incolmabile per tutti. Quando chiamo mia madre lei mi dice: «Non so se ci rivedremo più, spero che tu possa tornare ad abbracciarmi». Spesso, le telefonate arrivano mentre stai decidendo quanti sono i posti da creare per far spazio alla gente che aspetta al Pronto soccorso in attesa di essere ricoverata o nella frenesia di trovare un flussimetro e un casco per far respirare un paziente e dargli una chance in più. Io la ascolto al telefono e cerco di trattenere l’emozione. A volte chiedo scusa se mi sono distratto. Ma i sentimenti vanno verso la lontana Sicilia, che oggi mi sembra irraggiungibile: ci andavo due volte al mese per trovare la mamma invalida, la prendevo e la portavo in terrazza a guardare le Eolie. Lei era felice. Ogni persona anziana che vedo morire, purtroppo per la virulenza di questa infezione, mi fa pensare a mia mamma: potrebbe essere lei. Dopo 23 giorni di seguito senza staccare mai, mi auguro che finisca in fretta. Spero di dare tutto quello che posso, chiedo solo di poterla rivedere in vita. Spero anche che oggi sia un giorno migliore. Antonino Mazzone

La sua speranza, caro dottore, è anche la nostra. Quella di tornare ad abbracciare le persone che ci sono care con la dolcezza del sentimento e non con la paura di non rivederle. Una madre non ha età.

Attività essenziali. Interpretazioni difficili Ogni volta che sento parlare di servizi essenziali sono incerto nel prendere decisioni nella gestione dell’azienda che dirigo. Forniamo servizi di manutenzione delle porte pedonali e industriali a supermercati, ospedali, centri logistici, imprese produttrici di alimenti e farmaci. Abbiamo obblighi contrattuali e penali per il mancato intervento, a volte entro tre ore, 365 giorni all’anno. Dalla mia interpretazione non possiamo fermarci finché rimarranno aperti i supermercati, il che significa anche i centri distributivi (serviamo Amazon), le fabbriche di produzione alimentare o farmaceutica, l’agricoltura e gli allevamenti (il latte, la carne, gli ortaggi) ma anche fabbriche di detersivi e tutto quello che troviamo in un supermercato. Ci sono realtà produttive che non possono fermare le linee per ragioni tecnologiche (pensiamo a Dalmine, Stmicroelectronics, ecc.). Chi garantisce la manutenzione di ascensori, caldaie... E la sanificazione? Da me non vengono più a pulire le scale. E i servizi ? E la manutenzione della rete telefonica-dati? Per assurdo l’officina che ripara il furgone del tecnico manutentore dovrebbe garantirci la riparazione, così come Hertz deve garantirci la fornitura di un furgone e via di questo passo. È quasi tutto essenziale in senso lato... Io ad esempio non trovo essenziale il trasporto pubblico. Mettano delle barriere in plexiglass e rendano i taxi gratuiti per chi certifica di non avere un mezzo proprio e di doversi muovere per lavoro... Mauro Cavazzoni

Credo che il governo e la Regione debbano disboscare questo groviglio interpretativo per togliere dall’incertezza gli imprenditori come lei. La confusione è tanta, non ci aggiungerei i taxi gratuiti... Per gli aggiornamenti la invito a cercare su Correre.it le correzioni fatte.

Le camere degli hotel per i familiari negativi Le camere vuote degli hotel potrebbero essere destinate ai familiari Covid negativi appartenenti a nuclei familiari in cui uno o più componenti sono positivi. Forse sarebbero accettati più facilmente dagli albergatori rispetto ai soggetti positivi che potrebbero rimanere in isolamento al proprio domicilio. Daniele Scorza

Le trasmigrazioni da casa a hotel non sono facili. Lasciamo che decidano gli albergatori con la Regione.

Farmaco Avigan: la mossa del Veneto Avigan, farmaco contro l’influenza sviluppato e commercializzato dai giapponesi di Fujifilm Holdongs, è efficace nel trattamento del Coronavirus Sars-Cov-2 e di Covid-19 secondo quanto ha dichiarato il governo della Cina. Pechino ha deciso di raccomandare l’impiego del farmaco nel trattamento. E noi? Eleonora T.

Il governatore del Veneto Zaia ha chiesto di essere autorizzato a sperimentarlo, l’Aifa ne ha sempre negato l’efficacia. La notizia di ieri è che c’è il via libera ai test .

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