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VITERBO- Si è tenuto questa mattina il consiglio comunale che come primo ordine del giorno ha trattato la proposta di delibera avente ad oggetto: ratifica della variazione al bilancio di previsione 2022/2024, adottata in via d’urgenza dalla giunta con delibera n. 1 del 30.06.2022. Il secondo ordine del giorno ha riguardato la proposta di delibera avente ad oggetto: assestamento generale di bilancio e salvaguardia degli equilibri per l’esercizio 2022. Il terzo ordine del giorno riguarda la proposta di delibera avente ad oggetto: debiti fuori bilancio – secondo riconoscimento anno 2022. Dopo alcune rimostranze da parte dei consiglieri Allegrini (Fdi), Ricci (Pd) e Ubertini (Lega) sulle modalità di di presentazione della relazione (con slide, quando, a detta di Allegrini “la relazione andava sempre portata per iscritto ed anche illustrata o allegata”), definita dalla stessa “un modo anomalo di procedere, vorremmo vedere gli assessori all’opera”, sostenuta anche da Ricci che ha dichiarato: “una interlocuzione con gli assessori credo sia utile, è anche un modo per conoscerci” e con Ubertini che ha detto “credo sia quanto meno opportuno un confronto con gli assessori”, l’assessore Angiani (Bilancio) ha illustrato la relazione del primo punto all’ordine del giorno, ovvero la misura d’urgenza presa in data 30 giugno che esenta gli esercenti dal pagamento della Tosap fino al 30 settembre. “E’ una scelta politica- ha riferito Alegiani- e risponde ad una esigenza espressa dal dott. Manetti del IV settore, ovvero il contributo di 40 milioni di euro alle attività produttive che si trovano ancora in crisi per via del Covid”. Alegiani ha evidenziato anche come “sia stato sicuramente un colpo di fortuna che il ministero dell’Interno a metà maggio aveva trasferito al Comune di Viterbo circa 42.600 euro a risarcimento del mancato incasso della Tosap, la tassa sul suolo pubblico, del 2021”. “Abbiamo deciso di riutilizzare questi soldi-  ha proseguito – per prolungare questa misura di esenzione dal pagamento della Tosap dal 1 luglio al 30 settembre per i pubblici esercizi che ne avevano fatto richiesta. Dopo il 1 luglio abbiamo ricevuto del resto solo una richiesta”. La consigliera Sberna (Fdi) ha apprezzato la bontà dell’iniziativa, ma ha rilevato una criticità importante: “la misura viene prorogata soltanto a coloro che avevano fatto richiesta al 30 giugno e lascia fuori gli esercizi pubblici che non hanno fatto domanda, magari perché la domanda non rientrava nelle loro possibilità. Così si crea una disparità tra coloro che continueranno ad avere il beneficio e quelli che continueranno a non poterlo avere. La nostra proposta è, quindi, quella di riaprire i termini per consentire a coloro che non hanno fatto domanda di poterla fare”. Anche la consigliera Troncarelli (Pd) ha parlato di “una misura iniqua visto che molti esercizi commerciali non hanno fatto la domanda di agevolazione fiscale perché non sapevano che ci sarebbe stato il rimborso delle spese”. Per la Troncarelli, quindi, l’amministrazione comunale dovrebbe rendere equo questo intervento. La proposta del Pd è quella non solo di riaprire, quindi, i termini per le domande o fare nuovo avviso per garantire la medesima misura a coloro che non hanno fatto richiesta, ma anche di prorogare l’esenzione al 31 dicembre. La consigliera Ciambella (Per il bene comune) ha affermato di essere favorevole a questa delibera, visto che il suo movimento politico  in campagna elettorale ha assunto un impegno preciso con i commercianti per dare ristoro agli stessi che ne avevano fatto richiesta. Ha evidenziato anche la fortuna avuta dal Comune di avere questa somma dal ministero ed ha aggiunto che comunque preoccupa i commercianti la modifica della normativa al 30 settembre”. Allegrini ha rimarcato la differenza di trattamento tra gli esercenti che hanno fatto domanda che continueranno ad essere agevolati e coloro che non hanno fatto richiesta al 30 giugno ed ha aggiunto come il problema dei dehors sia da affrontare, partendo dal regolamento dell’ornato che esiste e che dovrà passare per una rivisitazione che determini maggiore chiarezza con disegni e progetti da mettere a disposizione degli stessi esercenti. L’assessore Alegiani ha aggiunto che “non sarà questa misura una esenzione, ma un contributo” e come ci sa il parere favorevole dei revisori dei conti. Ciambella con la maggioranza votano sì al provvedimento, mentre l’opposizione si astiene. La delibera è stata approvata con 19 voti a favore (18 della maggioranza più quello di Luisa Ciambella) e 11 astenuti dell’opposizione.

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