Ecco perché rischiamo l’inverno più freddo dal dopoguerra

2022-09-03 05:15:39 By : Ms. Jocelyn Luo

Si allontanano ancora le posizioni di Bruxelles e Mosca. L’Ue spinge per il tetto al prezzo del gas russo. Il Cremlino: «Non ve lo daremo più».

Il braccio di ferro tra Russia e l’Europa sul gas si fa sempre più duro e ormai sembra chiaro che a pagare le conseguenze saremo noi. Ci attende un’altra Guerra fredda che è stata praticamente dichiarata oggi, alla vigilia del funerale di Michail Gorbaciov, l’uomo che contribuì in maniera determinante a porre fine a quella di qualche decennio fa. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha detto senza mezzi termini che è arrivato il momento di porre un tetto al prezzo del gas che arriva dalla Russia, per contrastare quello che lei stessa ha definito «i tentativi del presidente russo, Vladimir Putin, di manipolare il mercato dell’energia europeo». La risposta di Mosca non si è fatta attendere: il braccio destro di Putin, Dmitry Medvedev, ha annunciato che con quella soglia l’Europa può scordarsi ogni fornitura: «Il gas russo – ha ammonito il il vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione russa – non ci sarà in Europa se l’Ue deciderà di introdurre un price cap. Sarà come con il petrolio. Semplicemente non ci sarà gas russo in Europa», ha avvertito Medvedev.

Rincara la dose il portavoce del Cremlino, l‘altro Dmitry, Peskov questa volta: «Un tetto massimo al prezzo del petrolio, come proposto dagli Stati del G7, causerà una destabilizzazione dei mercati dell’energia e spingerà Mosca a vendere altrove il suo greggio. Le misure anti-russe, ovvero le sanzioni – aggiunge Peskov – hanno portato a una crisi molto profonda e a una situazione in cui gli europei stanno comprando, spesso dagli Stati Uniti, gas liquefatto per molti soldi, completamente ingiustificati. Le società statunitensi stanno diventando più ricche mentre i contribuenti europei stanno diventando più poveri».

Definendo «assurda» l’idea di un price cap sul petrolio, il portavoce di Putin sottolinea che «la Russia sta valutando tutte le opzioni», evocando «scenari alternativi» per le sue vendite. «Semplicemente con questi principi non di mercato non interagiremo con loro», spiega, riferendosi ai Paesi che aderiranno alla proposta di un tetto massimo sul prezzo.

Dal canto suo, il G7, cioè il gruppo dei Paesi più industrializzati di cui fa parte l’Italia, segue una linea ben precisa: il price cap al gas russo – si legge in una dichiarazione congiunta del ministri delle Finanze – mira ad alleviare la pressione sui prezzi globali del petrolio e sostenere i Paesi importatori di petrolio a livello globale consentendo un accesso continuo al petrolio russo pari o inferiore al limite di prezzo per i Paesi che continuano tali importazioni».

Nessun passo indietro, dunque: «Invitiamo tutti i Paesi a fornire input sulla progettazione del price cap e ad attuare questa importante misura. Cerchiamo di stabilire un’ampia coalizione al fine di massimizzare l’efficacia e sollecitiamo tutti i Paesi che ancora cercano di importare petrolio e prodotti petroliferi russi a impegnarsi a farlo solo a prezzi pari o inferiori al limite di prezzo».

A Mosca, intanto, sembra ancora incantato il rubinetto del gasdotto North Stream che fornisce energia all’Europa. La sua affidabilità, commenta Peskov, è stata messa in pericolo, poiché non ha dotazioni tecnologiche. «Non ci sono riserve tecnologiche. Una turbina sola sta lavorando. Fate i conti». E tenete i maglioni di lana a portata di mano.

Email (obbligatoria se vuoi ricevere le notifiche)

 Notificami quando viene aggiunto un nuovo commento

Iscriviti per rimanere sempre informato e aggiornato.

Segui il nostro direttore su Youtube

Oppure iscriviti alla nostra newsletter per rimanere sempre aggiornato.

"La Legge per Tutti" è una testata giornalistica fondata dall'avv. Angelo Greco e iscritta presso il Tribunale di Cosenza, N.G.R 243/2016 - N.R. Stampa 1/2016. | © Riproduzione riservata | La Legge per Tutti Srl - Sede Legale Via F. de Francesco, 1 - 87100 COSENZA | CF/P.IVA 03285950782 | Numero Rea CS-224487 | Capitale Sociale € 70.000 i.v. | Codice Univoco: M5UXCR1 | IBAN: IT20N0706280880000000138231 - Swift ICRAITRRTI0