206-14 - L'attività di controllo svolta da ARPAT sullo scarico generale dello Stabilimento Solvay Chimica Italia di Rosignano (LI). — ARPAT - Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana

2022-06-02 08:45:39 By : Mr. Andy Shao

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Sintesi degli esiti dei controlli svolti da ARPAT presso il punto di scarico generale dello stabilimento Solvay Chimica Italia S.p.A. di Rosignano (LI).

Con questo documento presentiamo una sintesi degli esiti dei controlli svolti da ARPAT presso il punto di scarico generale dello stabilimento Solvay Chimica Italia S.p.A. di Rosignano (LI).

Nello stabilimento sono presenti quattro unità produttive  - U.P. Clorometani, U.P. Elettrolisi, U.P. Perossidati, U.P. Sodiera -  che scaricano in mare i reflui industriali mediante una rete costituita da tre canali principali:

Lo scarico generale dello stabilimento è identificato con il punto di scarico ufficiale, denominato SF, ed ha una portata media oraria1 di circa 9.300 m3 . Tale punto di scarico rappresenta il recapito finale degli scarichi di tutte le unità produttive dello stabilimento ed è posizionato, come da modifica recente a seguito di prescrizione AIA, a monte dell'immissione del "troppo pieno" del Depuratore di Rosignano. In tale contesto è importante segnalare che lo scarico dell’Unità Produttiva “Sodiera” ha un’assoluta rilevanza per le seguenti ragioni:

Riguardo alla localizzazione del punto di prelievo dello scarico della U.P. Sodiera (piè di impianto), ricordiamo che, nella configurazione attuale, si trova posizionato a valle della confluenza delle acque di raffreddamento utilizzate nel processo produttivo, perché queste ultime sono da sempre considerate dall'azienda complessivamente acque di processo, difformemente da quanto già rappresentato da ARPAT in fase istruttoria per il rinnovo dell’autorizzazione allo scarico dell’impianto Sodiera (periodo 2003-2004). Tale aspetto è stato anche oggetto di specifica indagine della magistratura, alla quale l'Agenzia ha contribuito (per maggiori dettagli in proposito si veda Arpatnews n.191).

In ogni caso, ARPAT nel controllo AIA 2013 ha proceduto a prelevare un campione sia nel punto ufficiale, che in un nuovo punto di campionamento, denominato "conoscitivo", posto a monte della confluenza delle acque di raffreddamento.

Si riportano nelle tabelle seguenti alcuni dati esemplificativi di quanto sopra indicato.

Tab. 1 -  Portate annue degli scarichi delle unità produttive (dati Solvay 2011)2

Tab. 2 - Scarico Generale, denominato SF 3

Ai sensi dell’atto autorizzativo AIA DVA-DEC-0000496 del 6 agosto 2010, lo scarico a mare del Fosso Bianco, scarico finale SF, deve rispettare i limiti riferiti allo scarico in acque superficiali di cui alla Tab. 3 dell’Allegato 5 alla parte III del D. Lgs. 152/06 e smi, ad eccezione di:

Oltre ai limiti di cui sopra l’atto autorizzativo ha prescritto un limite di 50 mg/l per il parametro “Clorati".

L’Accordo di Programma sopra citato, sottoscritto nel 2003 e attualmente vigente, prevedeva il raggiungimento di un valore annuo di solidi sospesi pari a 60 000 t/anno da poter scaricare a mare entro il 1° gennaio 2008, partendo da un valore iniziale di circa 200 000 t/anno del 2003. L’obiettivo non è stato mai raggiunto da Solvay, che, nel 2009, ne ha confermato, con nota ufficiale, l’impossibilità tecnica ed anche economica, chiedendo la revisione dello stesso obiettivo, ai sensi dell’art. 13 del citato Accordo di Programma.5  

Attività di autocontrollo e controllo

Il Piano di Monitoraggio e Controllo (di seguito PMC), parte integrante del decreto di autorizzazione AIA, prescrive al gestore i seguenti autocontrolli da effettuarsi sullo scarico generale:

Tab. 3 -  Periodicità autocontrolli a carico del gestore presso lo scarico generale SF 

Punto di controllo Parametro Frequenza Scarico Finale SF pH continuo Temperatura (°C) continuo Portata (m3/h) continuo Solidi sospesi continuo Parametri di Tab. 3 dell’Allegato 5 alla parte III del D. Lgs. 152/06 e smi trimestrale Clorati mensile

Parametri di Tab. 3 dell’Allegato 5 alla parte III del D. Lgs. 152/06 e smi

Il Gestore è tenuto annualmente alla trasmissione di un Report Annuale in cui sono inseriti anche gli esiti degli autocontrolli effettuati.

Per quanto riguarda, invece, l’attività di campionamento condotta da parte dell’Autorità di Controllo, il PMC prevede un campionamento annuale dello scarico generale per la verifica dell’osservanza di tutte le suddette prescrizioni e l’Accordo di Programma prevede un campionamento da effettuarsi, due volte al mese, per la verifica a consuntivo del quantitativo annuo di solidi sospesi scaricato. Lo scarico generale dell’impianto Solvay è stato, infine, censito come Scarico Prioritario (ossia contenente sostanze pericolose ) dalla Regione Toscana6 e, pertanto, il Dipartimento ARPAT di Livorno è chiamato a svolgere, su tale punto di scarico, attività di controllo con cadenza bimestrale, tramite prelievo di campioni e loro successiva analisi, per la verifica del rispetto dei limiti previsti dalla Tab. 3, Allegato 5, parte terza del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., per le sostanze elencate in Tab. 5 (sostanze pericolose).

Nella tabella seguente sono quindi riassunte le diverse tipologie di controlli effettuati ogni anno da ARPAT sullo scarico generale:

Tab. 4 - Periodicità dei controlli effettuati da ARPAT sullo scarico generale 

Punto di controllo Parametro Frequenza Riferimento normativo Scarico Finale Sostanze di Tab. 3 dell’Allegato 5 alla parte III del D. Lgs. 152/06 e smi annuale atto autorizzativo AIA DVA-DEC-0000496 del 6 agosto 2010 Solidi sospesi 2 volte al mese Art. 7 dell’Accordo di Programma del 30 luglio 2003 Sostanze Pericolose (rif. Tab. 5 dell’Allegato 5 alla parte III del D. Lgs. 152/06 e smi) ogni 2 mesi Scarico prioritario ai sensi dell’art. 108 del D.Lgs 152/2006 e s.m.i. e della DPGRT 46/R/08 e s.m.i., Allegato 1, punto 3.2

Sostanze di Tab. 3 dell’Allegato 5 alla parte III del D. Lgs. 152/06 e smi

Art. 7 dell’Accordo di Programma

Sostanze Pericolose (rif. Tab. 5 dell’Allegato 5 alla parte III del D. Lgs. 152/06 e smi)

Scarico prioritario ai sensi dell’art. 108 del D.Lgs 152/2006 e s.m.i. e della DPGRT 46/R/08 e s.m.i., Allegato 1, punto 3.2

La sintesi degli esiti di tutti i controlli/autocontrolli effettuati è riportata nei paragrafi seguenti.

Sulla base dei campionamenti effettuati da ARPAT e dei dati registrati da un misuratore di portata gestito dal Servizio Idrografico della Regione Toscana è stato possibile stimare annualmente il quantitativo totale di solidi sospesi scaricati in mare dall’insediamento Solvay7. Il calcolo è stato effettuato applicando tre differenti metodi, che hanno fornito i risultati, fra loro paragonabili, mostrati nella tabella seguente.

Tab. 5 - Stime dei quantitativi annui di solidi sospesi scaricati dall’insediamento e produzione annua Sodiera

Anno Quantitativo totale scaricato (t/anno)  Produzione Sodiera (t/anno)       Metodo 8 Metodo9 Metodo 10   2004 - 133 912 - 869 856   2005 138 882 134 441 132 823 914 802   2006 123 411 123 964 122 743 882 547   2007 149 721 148 359 147 121 873 757   2008 128 374 129 218 128 190 835 878   2009 92 152 91 246 92 113 573 157   2010 122 661 116 734 122 741 620 444   2011 138 996 144 816 138 647 725 960   2012 120 221 120 255 119 219 631 186   2013 144 589 138 765 146 496 623 332  

 Quadro di sintesi dell’attività svolta in particolare nel 2013

Nel corso dell’anno 2013 il Dipartimento ARPAT di Livorno ha svolto l’attività di monitoraggio dei solidi sospesi nello scarico generale dello stabilimento Solvay di Rosignano, in relazione all’impegno sottoscritto dalla Società all’art. 7 - “Riduzione dei solidi veicolati negli scarichi” dell’Accordo di Programma stipulato il 31.07.03. Con l’impiego di un autocampionatore sequenziale, analogamente agli anni precedenti, sono stati effettuati 24 prelievi di campioni di acqua dello scarico, della durata di 24 ore ciascuno; la determinazione delle concentrazioni medie giornaliere dei solidi scaricati è stata effettuata a cura del Settore Laboratorio dell’Area Vasta Costa di ARPAT. I valori ottenuti, espressi in mg/l, sono elencati nella tabella seguente, insieme ai corrispondenti valori delle portate volumetriche, espressi in m3/h, forniti dal Servizio Idrologico della Regione Toscana.

In calce alla tabella seguente sono state riportate le medie aritmetiche dei valori delle portate volumetriche (in m3/h) e dei valori delle portate di massa (in t/giorno) relativamente ai periodi di campionamento.  

Tab. 6 - Controlli effettuati da ARPAT nel 2013 ai sensi dell’Accordo di Programma presso lo scarico generale Solvay

Nella fig.1 sono riportati in grafico i valori delle concentrazioni medie giornaliere (in mg/l) dei solidi totali in sospensione, determinati da ARPAT, nei campioni di acqua dello scarico generale prelevati nel corso dell’anno 2013 ed i valori delle corrispondenti portate medie dello scarico (in m3/h), determinati dal Servizio Idrologico della Regione Toscana.

Sotto il profilo del confronto con gli anni precedenti, nella fig. 2 è rappresentato il riepilogo delle stime dei quantitativi mensili scaricati negli anni 2011, 2012 e 2013.

Altre sostanze presenti nello scarico (rif. Tabella 3 Allegato 5 alla Parte III del D.Lgs.152/2006 e s.m.i.)

Come precedentemente indicato, ARPAT effettua con cadenza bimestrale dei campionamenti aggiuntivi presso lo scarico generale in quanto quest’ultimo è stato censito dalla Regione Toscana come scarico prioritario11.

Nella tabella seguente sono quindi riassunti gli esiti dei campionamenti effettuati, nel corso del 2013, al punto di campionamento SF finalizzati alla determinazione del contenuto di sostanze pericolose12 e di alcuni altri parametri caratteristici dei processi di produzione Solvay.

Gli esiti analitici non hanno evidenziato superamenti per le sostanze pericolose, di cui alla Tabella 5, ma superamenti dei valori limite di cui alla Tabella 3, fissati nell’autorizzazione AIA per lo scarico generale, per parametri quali Alluminio, Ferro e Boro (valori evidenziati in tab.7).

Tab. 7 - Esiti dei campionamenti bimestrali ARPAT dello scarico generale anno 2013 (esclusi solidi sospesi) 13

Per quanto riguarda i superamenti riscontrati per Alluminio e Ferro è importate specificare che, a partire dal mese di aprile 2012, tali parametri sono stati determinati analiticamente sul campione tal quale, senza procedere a preventiva filtrazione del solido sospeso. In precedenza l’analisi del campione veniva effettuata sul campione filtrato data la particolarità dello scarico oggetto del controllo che contiene una quantità particolarmente elevata di solidi sospesi. Le modalità di stabilizzazione del campione (aggiunta acido nitrico fino a pH = 2) fanno sì infatti che possano andare in soluzione, e quindi essere rilevati analiticamente, anche i metalli contenuti nel solido. Ciò, generalmente, dà come esito valori di concentrazione di alcuni metalli (in particolare Al e Fe) significativamente superiori rispetto a quanto avviene con i campioni filtrati e, frequentemente, oltre i limiti previsti dalla Tab.3. Le modalità di analisi sono state modificate in seguito a quanto indicato da ISPRA, in una nota del 2011, in cui si rilevava come il D.Lgs.152/2006 e smi non prevedesse espressamente la determinazione dei metalli nelle acque di scarico su campione filtrato a differenza della normativa vigente in precedenza.

ARPAT, in tutti i casi di violazione sopra descritti, ha provveduto a trasmettere opportuna CNR all’Autorità Giudiziaria ma, data la particolarità dello scarico, ha ritenuto di sottoporre questo tema all’attenzione del Gruppo Istruttorio incaricato della revisione dell'atto autorizzativo AIA perché, nell’ambito dell’istruttoria, vengano definite e prescritte le modalità di determinazione dei metalli nelle acque di scarico ritenute in linea con la normativa vigente e con le caratteristiche dello scarico stesso.

Per quanto riguarda invece i superamenti del Boro è importante ricordare invece che il Gestore, ha richiesto ufficialmente al MATTM, nel mese di ottobre del 2011, la modifica del Decreto AIA, per quanto concerne la concentrazione di Boro autorizzata allo scarico finale (pari a 2 mg/l). In particolare il Gestore ha inviato una valutazione tecnica della qualità dell’acqua in ingresso allo stabilimento Solvay di Rosignano in relazione al contenuto di Boro, dalla quale risulta che tale elemento è già presente nelle acque in ingresso allo stabilimento (acqua di mare e salamoia). Anche questo tema è quindi, per le opportune valutazioni, all’attenzione del Gruppo Istruttorio incaricato dal MATTM della revisione dell'atto autorizzativo.

Indagine ecotossicologica di ARPAT sui solidi sospesi

Si fa presente infine che, allo scopo di verificare l’eventuale tossicità legata alla natura dei solidi veicolati in mare tramite lo scarico industriale dello stabilimento Solvay Chimica Italia, nel 2011, su richiesta della Regione Toscana, è stata effettuata da ARPAT un’indagine sulle caratteristiche ecotossicologiche dello scarico stesso. (Realizzazione indagine ecotossicologica sui solidi sospesi presenti nello scarico in mare della Solvay Chimica di Rosignano Anno 2011). I campioni sono stati prelevati in tre punti: a piè di impianto sodiera, nel punto di prelievo ufficiale Solvay e prima dell’immissione in mare (coacervo di tutti gli scarichi). Su ciascun campione è stata separata la parte dei solidi sospesi e le analisi ecotossicologiche sono state eseguite separatamente sulle due frazioni utilizzando diversi organismi test. Sono stati inoltre prelevati campioni di sedimento e sabbie e su questi sono stati effettuati saggi ecotossicologici sia sul tal quale che sull’elutriato al fine di valutare la presenza di composti tossici idrosolubili. I solidi sospesi di tutti gli scarichi analizzati hanno evidenziato completa assenza di tossicità o tossicità inferiore al limite di “tossicità trascurabile”. Anche gli altri saggi effettuati su fase solida, per i campioni di sedimenti e sabbie, sono risultati negativi.

Autocontrolli della Società Solvay Chimica Italia sullo scarico generale

Per rendere maggiormente esaustiva la trattazione si riportano nella tabella 8 gli esiti degli autocontrolli condotti dalla Società Solvay Chimica Italia sullo scarico generale in ottemperanza alle prescrizioni riportate nel Piano di Monitoraggio e Controllo. Tali dati sono stati desunti dal Report Annuale 2012 trasmesso dalla Società nel 2013 come previsto dall’autorizzazione stessa.

Come si può notare, dagli autocontrolli condotti dalla Società nel corso del 2012, sono emerse le seguenti difformità all’atto autorizzativo AIA (si omette il riferimento al parametro boro per le succitate motivazioni):

Relativamente alle analisi risultate difformi di BOD5 e tossicità acuta, il gestore ha dichiarato che sono stati eseguiti degli approfondimenti che hanno chiarito le ragioni dei valori riscontrati, attribuibili a modalità di esecuzione analitiche non in linea con la matrice del campione. L’esito delle analisi condotte successivamente da ARPAT ha fornito valori di concentrazione conformi al valore limite prescritto (Rif. Tab. 7).

Tab. 8 -  Scarico generale – esito degli autocontrolli Solvay 14

Testo a cura di Francesca Andreis, Stefano Rossi, Francesca Chiostri

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