Liguria, al via il primo sistema italiano di preallarme idrogeologico per piccoli bacini - Protezione Civile, Il Giornale della

2022-09-03 05:12:20 By : Mr. Weisre Boda

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Un nuovo sistema di preallarme per il rischio idrogeologico sui piccoli bacini è stato messo a punto dall’Agenzia regionale per la Protezione dell’Ambiente ligure ed è pronto per la sperimentazione sul territorio. L’assessore regionale alla Protezione civile della Regione Liguria ha inviato nei giorni scorsi una lettera ai sindaci dei Comuni liguri per invitarli a renderlo operativo attraverso la loro partecipazione facendone uno strumento a supporto dei Piani Comunali così come del sistema di monitoraggio regionale in caso di eventi piovosi intensi. Francesca Giannoni, Dirigente dell'Unità operativa Meteo-Clima-Idro di Arpa Liguria , ci spiega nel dettaglio il suo funzionamento.  Come è nata l'idea alla base del progetto? Si parte dal concetto base secondo cui la Liguria è costituita da un insieme molto numeroso di bacini molto piccoli, con una superficie drenata (bacino idrografico che raccoglie l'acqua piovana) inferiore ai 15 km quadrati. Queste dimensioni ridotte fanno sì che il tempo che passa tra quando piove e l'effetto al suolo, cioè l'aumento della portata del deflusso nel corso d'acqua è estremamente breve, si parla di mezz'ora di tempo di corrivazione (ovvero il tempo che impiega la goccia caduta più lontana dalla foce del corso d'acqua ad arrivare fino alla foce. Di fronte a questa situazione, una moltitudine di bacini molto piccoli con un tempo di risposta molto breve, non ha molto senso far un monitoraggio in corso di evento con idrometro (misuratore di livello del corso d'acqua) anche perché in Liguria i piccoli rii che arrivano a sfociare a mare sono oltre 200 e quindi non sarebbe pensabile avere un idrometro per ciascuno di essi. Da qui l'idea di implementare una catena modellistica, quindi numerica, che in qualche modo possa aiutare a fare monitoraggio di quanto sta succedendo sul territorio anche senza avere un idrometro, in modo da essere il nostro occhio sul territorio.  Come è stata realizzata l'idea in termini pratici? Di fatto a partire dalla precipitazione che viene stimata dal radar di Monte Sette Pani, strumento operativo in comproprietà tra regione Liguria e Arpa Piemonte, andiamo ad effettuare una stima della precipitazione caduta. Questa precipitazione viene inserita in un modello idrologico estremamente semplificato, molto veloce nel produrre una risposta. Parallelamente su ognuno dei bacini su cui la catena viene applicata sono state studiate le caratteristiche statiche del piccolo bacino e sono state valutate delle soglie di portata per ognuno di questi bacini per cui si ritiene che superate quelle si possa essere di fronte ad una situazione da monitorare con maggiore attenzione. Con questi dati viene implementata la catena matematica dell'algoritmo. In essa si parte dal primo codice che determina la precipitazione osservata a partire dal radar, questo viene accoppiato con un modello numerico che simula la portata del corso d'acqua di ciascuno dei 200 corsi d'acqua. Dopo di che, il tutto deve tener conto delle caratteristiche tipiche di ciascun corso d'acqua e delle soglie del fiume per vedere se la portata che viene definita per ogni corso d'acqua è superiore ad un eventuale portata di soglia critica.  A questo punto che cosa succede se viene superata la soglia in uno dei fiumi monitorati? Quale vantaggio per i Comuni che adottano questo algoritmo? Il portale che usiamo per diffondere queste informazioni, che è chiuso (cioè potranno accedere alla catena modellistica quei Comuni che decidono di partecipare all'iniziativa), mostra una mappa con tutti i corsi d'acqua e un pallino si illumina su quel bacino dove è stata superata una determinata soglia. In quel punto dunque, anche senza andare sul territorio siamo a conoscenza del fatto che su quel piccolo bacino è potenzialmente in corso una criticità. Si tratta di un aiuto in più nel campo del monitoraggio. Poi un Comune continuerà ad andare sul luogo, non è che questo possa sostituire il presidio territoriale, però sicuramente è un aiuto: un Comune che abbia nel suo territorio 20 rii può fare una scelta sulla zona che manifesta più criticità.  Quali altre funzioni ha il nuovo sistema di preallarme idrogeologico ligure? Oltre a ciò la piattaforma grazie ad un piccolo algoritmo che propaga la precipitazione per un'altra mezzora con una sorta di nowcasting simula scenari futuri di precipitazione fornendo l'evoluzione di scenari della portata dei corsi d'acqua e quindi dà anche un tempo di preavviso di quello che può accadere da lì a un quarto d'ora o venti minuti. Quindi posso vedere l'effetto della pioggia sui corsi d'acqua sul momento ma posso avere anche quel quarto d'ora-venti minuti di anticipo su quello che succederà.  La Liguria è la prima in Italia ad adottare questo sistema? Sì, lo abbiamo sperimentato nei nostri corsi d'acqua per oltre un decennio prima di renderlo pubblico, ora lo riteniamo un sistema solido che può essere di grande aiuto per il monitoraggio idrogeologico. Una volta che a fine settembre arriveranno le adesioni dei Comuni per la sperimentazione speriamo in un rapporto a due vie per poter implementare il modello con le informazioni che arriveranno da parte dei Comuni che lo useranno.  Altre Regioni potrebbero utilizzare un sistema simile al vostro? Sì, noi come Arpal insieme a Fondazione Cima abbiamo sviluppato il modello, abbiamo anche fatto delle pubblicazioni scientifiche su questa catena modellistica quindi è possibile replicarla.    Claudia Balbi

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